Arrivano segnali positivi da parte del mercato dei trasporti, in particolare per quanto riguarda gli automezzi industriali. Nel mese di marzo 2023 infatti, è stato registrato un andamento maggiore rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo stesso vale per quanto riguarda il numero di immatricolazioni, sempre tenendo come punto di riferimento lo scorso anno.
In modo particolare, si parla di un aumento dei mezzi pesanti sopra le 16 tonnellate che in qualche modo arriva a bilanciare invece l’andamento dei mezzi leggeri e medi che invece risultano fermi o addirittura in declino rispetto al 2022.
Questa tendenza sembra aver preso il via la scorsa estate, e riguarda appunto principalmente i mezzi pesanti. Nel caso dei veicoli meno inquinanti, in particolare quelli a gas naturale liquefatto, le immatricolazioni sono invece ferme. Questo in conseguenza soprattutto dei pochi incentivi alla crescita di tali mezzi.
In prospettiva invece, sembrano avere buone speranze di crescita i veicoli industriali elettrici, he vedono arrivare le prime manifestazioni di interesse più organizzate. C’è da sottolineare che in generale, il parco mezzi nazionale italiano si trova in una condizione di anzianità non indifferente, con la maggior parte dei veicoli che vede un’età media al di sopra dei 14 anni. Tutto ciò fa pensare alla necessità di operare un piano di rinnovamento ben strutturato, per evitare che in Italia viaggino nel prossimo futuro mezzi vecchi, inquinanti e poco sicuri.
Appare assolutamente necessario anche pensare ad un piano strategico per riconvertire l’industria dei mezzi pesanti, e questo attraverso le scelte politiche sia sul territorio nazionale che internazionale. In Europa tale tendenza è già ampiamente in atto. Fino ad oggi infatti, analizzando gli investimenti, non si è dato il giusto spazio ad un ripensamento dei veicoli industriali in un’ottica di decarbonizzazione e sostenibilità.
Fonte: logisticanews.it